Clarisse Grosseto
Fondazione Grosseto Cultura
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Dune - Arti Paesaggi Utopie

Mostra temporanea

Italiano

07/12/2023 07/01/2024

Saranno presentati video, foto e alcune opere dell’edizione 2023
del progetto di Accademia Mutamenti e Parco Regionale della Maremma.

Polo culturale Le Clarisse

Chiusura 25 Dicembre e 1 Gennaio

Informazioni
0564.488066-067
clarissearte@fondazionegrossetocultura.it

Biglietti

Gratuito

Per tutti

Orari di apertura

Giovedi: 10 - 1317 - 20

Venerdi: 10 - 1317 - 20

Sabato: 10 - 1316 - 19

Domenica: 10 - 1316 - 19

Descrizione

L’arte immersa nella natura in uno dei luoghi più belli e incontaminati della Toscana, il Parco regionale della Maremma. 

 


Giovedì 7 dicembre alle ore 18 al Polo Culturale Le Clarisse inaugura la mostra Dune - Arti Paesaggi Utopie, che vuole rappresentare nel contesto museale il ciclo di esperienze artistiche del vasto progetto di “Arte nella natura”, che si è svolto in diversi luoghi del Parco regionale della Maremma dal 24 agosto all’8 ottobre: video documentari e d’arte, foto, frammenti di alcune installazioni artistiche, e una importante novità: l’anteprima delle prime sperimentazioni di riprese in 3D di opere e ambienti naturali, che sarà possibile vedere in due modalità, da uno schermo touch-screen e attraverso visori di realtà virtuale.

 

La mostra abbraccia l’intero arco delle feste natalizie e si concluderà domenica 7 gennaio 2024. L’ingresso è gratuito e sarà possibile visitarla dal giovedì alla domenica. 

 

“Dune” è un progetto di Accademia Mutamenti e del Parco regionale della Maremma, ideato e diretto da Giorgio Zorcù, con la collaborazione e la consulenza di Clan, Cooperativa Silva e Associazione Alcedo. A sostenere le attività sono il Ministero della Cultura, la Regione Toscana, il Comune di Grosseto e la Fondazione CR Firenze con la collaborazione di Fondazione Grosseto Cultura, Polo Universitario Grossetano, Polo Bianciardi, Pro Loco Alborensis, Pro Loco Marina di Grosseto e Principina a Mare, Museo Santa Maria della Scala di Siena, CasermArcheologica di Sansepolcro, Corpi sul Palco di Milano.

 

«Il 2023 – spiega Giorgio Zorcù – è stato un anno particolarmente ricco e articolato, grazie all’intesa con la presidenza del Parco e ai contributi fondamentali del Ministero della Cultura, che ha riconosciuto “Dune” come progetto di rilevanza nazionale, della Regione Toscana con il bando Toscanaincontemporanea, del Comune di Grosseto e della Fondazione CR Firenze. Tanti gli appuntamenti, che hanno declinato l’incontro tra arte e natura in una molteplicità di forme che hanno fatto riscoprire, valorizzare e abitare in modo nuovo i sorprendenti paesaggi all’interno del Parco». 
Al centro c’è stato il tradizionale campus creativo di “Arte nella natura”, una residenza artistica che ha visto lavorare insieme per una settimana nell’area della Femminella, ai confini con Principina a Mare, quindici giovani artisti selezionati da una call nazionale, insieme a maestri, curatori, video-maker e fotografi, tecnici e organizzatori, una stagista del Polo universitario Grossetano e la troupe di riprese 3D dell’Italia 3D Academy di Pisa. Presentando opere e performance nelle due giornate e serate del 16 e 17 settembre.


Dal 24 agosto al 2 settembre protagonista è stato il fiume Ombrone con la sezione “Racconti sul fiume”, con due serate alla storica Bilancia Sellari, dedicate a Italo Calvino, che hanno visto protagonisti Sara Donzelli e Stefano Cocco Cantini: un luogo avviato ad essere un nuovo suggestivo spazio di incontri culturali. Poi la sorpresa forse più grande: il viaggio in canoa degli spettatori, al tramonto, per raggiungere la spiaggia dello Spolverino, dove li attendeva la rappresentazione di “Circe/Fango” di Margaret Atwood.
Dal 22 settembre all’1 ottobre si sono invece sperimentati nuovi modi di attraversare la natura con due sorprendenti passeggiate poetiche: una rappresentazione di “Se una notte d’inverno un viaggiatore” a Torre Bassa, con gli spettatori in cuffia che seguivano i due attori in diverse tappe, e “Riposare nella vastità”, passeggiata sensoriale del gruppo fiorentino Arcadia Ars In, con diversi partecipanti grossetani, che ha popolato di figure e storie fantastiche la Piana delle Caprarecce.

 

Per terminare con il laboratorio “Anatomia percettiva” all’ex cinema Onc di Alberese, aperto a tutti i cittadini, in cui si sono connesse le competenze artistiche della danza e le tecniche scientifiche dell’osteopatia, inaugurando un percorso di indagine tra arte e scienza che sarà proseguito nei prossimi anni.

 

«L’itinerario artistico inedito – continua Zorcù – e lo stupore per i luoghi hanno attratto un pubblico nuovo, che è andato a sommarsi a quello più consueto che negli anni ha affollato le giornate finali del campus creativo, affascinato dalla rassegna che valorizza l’identità maremmana con l’arte contemporanea». 

 

«Dune – commentano il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna e l'assessore alla Cultura Luca Agresti – rappresenta un progetto innovativo che unisce ricerca e creatività, utilizzando il linguaggio dell'arte come strumento di esplorazione, valorizzazione e connessione con l'ambiente naturale. L'obiettivo è sensibilizzare sulla natura come risorsa preziosa, capace di nutrire non solo gli aspetti fisici, ma anche quelli spirituali e intellettuali. Il risultato finale mira a concentrare l'attenzione sull'ambiente, cercando nuove prospettive e visioni del territorio e allo stesso tempo a promuovere nuovi approcci abitativi che rispettino e valorizzino l'essenza della natura».

 

«È dal 2019 che ospitiamo, al Polo Le Clarisse – dichiarano Giovanni Tombari, presidente di Fondazione Grosseto Cultura e Mauro Papa, direttore de Le Clarisse – la mostra d'arte contemporanea Dune. Il progetto, per la sua specificità d'intervento in aree naturalistiche incontaminate e protette, simbolo universalmente riconosciuto dell'ambiente maremmano, rappresenta il luogo ideale per far maturare la vera vocazione espressiva del territorio, e anche per questo siamo molto orgogliosi di ospitare nel nostro museo i risultati di un processo artistico così sperimentale e partecipato».

 

«Le sperimentazioni nei diversi linguaggi artistici poste in atto con il festival Dune – afferma Simone Rusci, presidente del Parco della Maremma – hanno permesso di aprire orizzonti nuovi, inaspettati e profondi nella percezione della natura e nella sua interpretazione più complessa. Azioni di conoscenza prima che di rappresentazione, che sondano le relazioni fondamentali tra l’uomo e l’ambiente in cui vive. Un esperimento riuscito, che sarà senz’altro replicato». 

 

«La Fondazione CR Firenze – afferma il consigliere di amministrazione Carlo Vellutini – sostiene il progetto Dune che, oltre all’alto valore culturale, ha come scenario luoghi suggestivi che contribuiscono alla valorizzazione del paesaggio maremmano e, in particolar modo, la sua natura. Un progetto che fonda in pieno le sue radici in quelle che sono le missioni della Fondazione, creando una combinazione virtuosa tra arte e ambiente. Dune, e questo va a merito dell’organizzazione, rappresenta una scelta coraggiosa e, visti i suoi risultati, anche vincente. Siamo inoltre convinti che dia un contributo di qualità all’offerta culturale del territorio».